mercoledì 31 dicembre 2014

Abbonamento

Oggi è l'ultimo giorno dell'abbonamento annuale 2014, anche se è da mercoledì scorso che non lo uso.
Visti i continui disservizi, la tentazione di non rinnovarlo per il prossimo anno (già da venerdì dovrò riutilizzare il treno per andare a lavorare) è fortissima.
Ogni tanto penso allo "sciopero degli abbonamenti" ma so bene che non avrebbe che effetti controproducenti, perché i servizi vengono tarati sul numero di biglietti venduti. Quindi, meno vendite, meno servizi. Considerati anche i pressoché inesistenti controlli a bordo, chi potrebbe "certificare" chi ha pagato o quanta gente effettivamente utilizza il treno, ops, il carro bestiame per muoversi?
Vedremo che cosa ci riserverà quest'imminente 2015 e quest'ingombrante Expo ormai alle porte.
Buon Anno!

martedì 23 dicembre 2014

Spirito di adattamento

A dire la verità, sempre più spesso Trenord mette a dura prova la resistenza fisica e psicologica dei suoi schiavi.
Stamattina abbiamo tonificato il deretano su gelidi sedili (il fiato si condensava e probabilmente faceva più freddo dentro la carrozza che non fuori) e abbiamo guadagnato la meta con gli ormai soliti dodici minuti di ritardo.
Pomeriggio ho preso il treno mezz'ora dopo il solito, più lungo ma sempre affollatissimo, con la corsa ai rari posti a sedere, complice la soppressione di un "Novara" e parecchie decine di passeggeri diretti a Rho in attesa di tornare a casa. Ma lì ho dovuto esercitare la memoria, perché qualche buontempone cafonedementeignorantemaleducatoteppista si è divertito a pitturare i finestrini, impedendo ogni minima visuale. Meno male che, dopo tanti anni, ho il contatore automatico delle fermate.

domenica 21 dicembre 2014

Abitudini

Con gli anni, sono cambiate le abitudini dei viaggiatori di breve o medio/lunga percorrenza, oltre che le carrozze.
Se oltre vent'anni fa viaggiavo in carrozze divise in scompartimenti, con corridoi esterni nei quali potevi sperare di trovare posto sui seggiolini, erano divise in "fumatori" e "non fumatori", si attaccava spesso bottone e, d'estate, si viaggiava coi finestrini spalancati (a metà), dai quali passavi anche i bagagli voluminosi per far presto, oggi gli open space sono arrivati sui treni per pendolari di lusso (frecce biancherosseargento) o di bassa lega (treni alta frequentazione), i finestrini sono sigillati anche quando l'aria condizionata non funziona o il riscaldamento ti sta trasformando in un brasato, non si fuma da nessuna parte e i passeggeri in crisi d'astinenza non hanno ancora messo il secondo piede sul marciapiede che hanno già bruciato mezza sigaretta, le chiacchiere sono ridotte quasi a zero dalle nuove generazioni, concentrate sulla musica a palla sparata da cuffiette invisibili o enormi nelle loro orecchie, su film visti su tablet, pc portatili, smartphone.
Sono praticamente sparite le carte da gioco, resiste qualche quotidiano cartaceo, rare parole crociate, sparuti libri con le pagine da girare con una leccata di dita, riappaiono hobbies femminili: uncinetto, lavori a maglia, ricamo, cucito creativo (io faccio parte di questa categoria), che però continuano a stupire, oggi come nel 1987, quando molti degli odierni compagni di viaggio non erano ancora nati.

giovedì 18 dicembre 2014

La purga

Quando un giorno viaggi puntalissimo (martedì), arrivando addirittura con un minuto di anticipo sulle 8.12 previste dall'orario, il giorno dopo (mercoledì, ieri), la purghi tutta, con un quarto d'ora di ritardo all'andata e altrettando al pomeriggio.
Che cosa ci aspetterà oggi?

martedì 16 dicembre 2014

Ma il buon senso?

Spesso mi capita di vedere quanto poco buon senso usino i pendolari (o anche i viaggiatori occasionali):
  • lasciare lo spazio per far scendere i passeggeri prima di salire;
  • fermarsi in piattaforma anziché infilarsi nei corridoio, ostacolando di brutto salite e discese;
  • utilizzare i sedili come portabagagli se non addirittura come poggiapiedi, sgombrandoli con tutta calma, mentre il passeggero intralcia - di conseguenza - il transito nei corridoi;
  • alzarsi per scendere quando il treno è già fermo, travolgendo tutti gli altri per scendere alla fermata giusta; 
  • tenere gli zaini sulle spalle anche quando lo spazio vitale è introvabile;
  • alzarsi quando il treno non è ancora giunto a destinazione, dopo aver fatto il viaggio più o meno comodamente seduti, spintonando quelli meno fortunati che si sono smazzati lo stesso tragitto accalcati, solo perché bisogna essere i primi a scendere. 
Buona parte delle cause sopra elencate causano inevitabilmente ritardi. Ci vorrebbe un po' più di buon senso da parte di tutti.

lunedì 15 dicembre 2014

Prove tecniche di pendolarismo

Oggi ho avuto compagnia: mio figlio grande.
Sarà la fortuna sfacciata che mi contraddistigue, ma all'andata ha trovato posto su uno strapuntino di quelli pieghevoli, in un antibagno, al ritorno il treno si poteva quasi definire vuoto.
Dove sono i pendolari?

giovedì 11 dicembre 2014

Roberta, mi dai dei suggerimenti?

Come migliorare il servizio per i pendolari?
- aggiungere carrozze;
- riprogettare vetture con accessi più agevoli (bisogna essere magri e atletici, le porte sono ancora strette e i gradini alti), così i tempi per le soste non si dilungano;
- far viaggiare il personale FUORI dalle cabine di guida (ad eccezione del macchinista);
- far segnalare al personale di stazione e viaggiante ogni giorno la situazione dell'affollamento su vetture e marciapiedi;
- non far viaggiare biciclette negli orari di punta;
- creare zone per i bagagli ingombranti;
- ripristinare cappelliere e griglie portabagaglio;
- far fermare qualche treno in più man mano ci si avvicina a Milano (è logico che più sei vicino, più è il numero dei pendolari che utilizzano il mezzo);
- obbligare il personale a far rispettare le regole;
- CAPIRE dove stanno gli errori dei precedenti orari e partire da lì per non farli più.
Forse l'ultima è la più difficile.

martedì 9 dicembre 2014

Fuori orario

Per motivi di famiglia, oggi ho preso il treno due ore prima del solito (23026) ma non è molto diverso dal solito, tre vagoni superaffollati, viaggio in piedi, botta di fortuna per trovare un posto a sedere a Villapizzone, solo perché è arcinoto che io che mi siedo non faccio testo. Tre carrozze perché anche le 13.02 non è orario di punta per nessuno, che siano lavoratori turnisti, part time, studenti...
Forza gente, spingete, avanti c'è posto (sui piedi altrui).

giovedì 4 dicembre 2014

Fiera dell'artigianato - giorno 4

Fritto.
Di sicuro alla fiera c'è tanto fritto. L'ho sentito oggi pomeriggio, non appena il primo visitatore ha messo piede sul 15.32 (ufficialmente il treno 23036). Lungo e capiente, non ci sono state resse o problemi di sorta, nessuno che cercava di sedersi in braccio a me, arrivo a Vanzago quasi puntuale.
Ma tutti con un odore di fritto che nemmeno alla sagra della frittella.
In compenso, stamattina il treno ha fatto tutto il ritardo che ieri si era scordato, arrivando a destinazione 33 minuti dopo.
Ogni tanto ci illudono ma noi siamo più scaltri, avevamo già messo in conto che per un giorno puntuale ne sarebbero seguiti altri da patimento.

mercoledì 3 dicembre 2014

Fiera dell'artigianato - giorno 3

Sarà forse perché quest'anno la fiera è aperta anche di mattina?
Oggi il treno era sì affollato ma non più del solito. Certo, utilizzassero una carrozza in più l'effetto sardina, salamoia compreso, potrebbe essere diluito.
Però in giornate così si riconosce anche chi non è pendolare, che sale, si piazza ancora di più sulla porta, sbuffa per il treno strapieno e sbuffa di più perché la gente deve scendere alla fermata successiva e chiede più o meno gentilmente se gli lascia lo spazio.
Nota di merito della mattina, da segnare in rosso sul calendario: il 7.51 è arrivato a destinazione PUN-TUA-LE! Ho anche trovato posto a sedere da Rho fiera in poi ma, come dice un mio compagno di viaggio, io trovo posto a sedere a prescindere, quindi non faccio testo.

martedì 2 dicembre 2014

Fiera dell'artigianato - giorno 2

Anche oggi botta di c... ehm... fortuna.
Causa i guasti nella stazione di Melzo (lo so, non è bello gioire delle disgrazie altrui, diciamo che colgo il lato positivo), il treno precedente a quello che prendo di solito aveva oltre dieci minuti di ritardo. E grazie ad un provvidenziale arrivo quasi in orario nel viaggio di stamattina, sono uscita puntuale dall'ufficio.
Quando ho visto che il primo tabellone portava i dieci minuti, sono scattata di corsa (corsa, si fa per dire, dopo quasi un'ora ho ancora la lingua di fuori e il cuore nelle orecchie!) e sono arrivata al binario due un paio di minuti prima dell'arrivo del treno.
Treno che è parecchio più capiente del 15.02.  Viaggiato seduta e senza nessuno accalcato nel corridoio e guadagnato ben venti minuti di "tempo a disposizione".
Nota di colore del viaggio della mattina. Trenord ha a cuore il benessere dei suoi ost... ehm.... viaggiatori e stamattina, grazie all'umidità causata dalla pioggia e dalla temperatura elevatissima delle carrozze, abbiamo goduto del trattamento all inclusive di sauna e bidet. E con cinque minuti (in più) di bonus.

lunedì 1 dicembre 2014

Fiera dell'artigianato - Giorno 1

Per oggi, l'abbiamo scampata.
Grazie a nuovi guasti a Melzo, il treno è stato limitato a Porta (o Porto) Garibaldi e non si è riempito di assalitori in cerca del prodotto unico a prezzo esclusivo.
Però ulteriori guasti tra Gallarate e Varese causeranno ritardi fino a venti minuti sui treni successivi a quello che prendo di solito io.
Non c'è tregua per i pendolari.