mercoledì 1 luglio 2015

Sarà la precettazione?

A far male si fa peccato... diceva qualcuno.
Quotidianamente ci sono disagi, soppressioni, ritardi, guasti. Il tutto condito abbondantemente di carenza di informazioni, per non dire di assenza.
Oggi.
Prima di uscire dall'ufficio controllo le "breaking news" e tutto risulta regolare. Sono le 14.40.
Arrivo in bicicletta in Stazione Porta Garibaldi e il tabellone al binario 20 riporta che il treno delle 14.32 ha 30' di ritardo. Quello delle 15.02 (che prendo di solito) solo 10'.
Percorro il sottopasso che scorre sotto i venti binari, scendo al secondo livello sotterraneo, quello del passante, e il tabellone visualizza 40' di ritardo. Quello successivo ancora 10'. In quattro minuti di percorrenza.
Dopo altri 10 minuti, sono rispettivamente 50' e 20'.
Arriva.
Saliamo.
I passeggeri saliti alle fermate precedenti ci avvisano che il treno terminerà la corsa a Milano Certosa e che "troveremo immediata corrispondenza per Varese al binario 6, stesso marciapiede" con il 23046 (quello delle c.d. 15.02). Comunicazione non fatta nelle stazioni ma sul treno.
Ovviamente l'immediatezza è relativa. Di mezzo, è passato un Novara.
I 20' sono diventati 32'.
Chissà perché succedono questi disagi quando precettano i ferrovieri per via dell'expo se proclamano uno sciopero. E si va verso il periodo estivo, dove gli scioperi non possono essere proclamati in una determinata fascia di date.
Viva la comunicazione. Oltre a tutto il resto.