lunedì 14 settembre 2015

Io viaggio

Nuovo balzello parastatale, la tessera Io viaggio, l'unica sulla quale da questo settembre si caricano gli abbonamenti ferroviari, anche quelli che non prevedono la combinazione con ATM.
Se la richiedevi via internet fino al 23 agosto, la pagavi 4 euro, 5 dal giorno successivo; allo sportello costava 5 euro fino alla stessa data, 10 dal 24 agosto in poi.
Avendo la tecnologia a disposizione, la richiedo il 28, non appena ho avuto notizia di quest'imposizione, pur avendo la scadenza dell'abbonamento al 31 dicembre. Il 2 settembre mi arriva la mail di Trenord che la tessera è in spedizione tramite posta certificata tracciata da corriere privato.
Il 4 settembre la tessera risulta spedita.
L'11 settembre (aimè, data infausta, evidentemente) la busta risulta consegnata all'indirizzo giusto.
Peccato che non ci fosse in casella.
Né ieri né oggi c'erano buste. Dopo una discreta attesa al call center del corriere privato (stranamente non appartenente al gruppo Poste Italiane!), l'operatrice mi dice che dal sito risulta consegnata (dai! Lo sapevo anch'io!!!) e che non essendo prevista alcuna firma per ricevuta, non possono farci niente, devo rivolgermi al mittente. Segnalerà però all'ufficio competente il disguido (seeee).
Ci provo stamattina, il call center indicato sulla mail di spedizione mi lascia in attesa per circa 15 minuti. Incombe però il termine delle lezioni alle elementari e devo concludere la mia attesa, perdendo la priorità acquisita (però non so se avevo acquisito priorità, perché il risponditore dice solo Trenord, your way to export).
Pomeriggio ci riprovo. Rifaccio il numero, che non è verde ma meno male che non pago ogni singola telefonata urbana) che sono circa le 16.15. Alle 16.45 finalmente un operatore, probabilmente l'unico in tutt'Italia pur essendo una società lombarda, mi dice che posso recarmi al My-Link point coi miei dati e mi ristampano il duplicato.
Mi sono sentita vagamente presa per il c...o.

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