giovedì 24 dicembre 2015

Si pregano i signori viaggiatori di disporsi lungo tutto il marciapiede

Ma se il treno è lungo un terzo del marciapiede, frena in fondo in fondo, sotto il palo del semaforo che sta a marciapiede finito e l'ultima carrozza magari è pure chiusa, tu, signore viaggiatore, ti trasformi in un centometrista per riuscire (si spera) a stiparti sulla penultima carrozza.
E chissà per quale motivo il treno accumula ritardo.

lunedì 23 novembre 2015

I diritti delle borse

Ormai è acquisito: le borse (le valigie, i sacchetti, gli zaini) ma anche i cappotti e a volte i piedi hanno più diritto dei passeggeri ad occupare i posti a sedere.
E non importa essere filiformi o tondeggianti, se chiedi di spostare la borsa, su un treno pieno, perché tu possa poggiare le tue terga su una piccola porzione di sedile PER DUE, quasi sempre il proprietario o la proprietaria sbuffano e sì e no che spostano il proprio deretano e concedano alle loro ginocchia di reggere i contenitori.
Io mi conosco e so che prima o poi perdo il precario equilibrio al primo scambio, frenata o curva. Oppure scatta la rissa.....

lunedì 2 novembre 2015

Meno tre alle tre

Il treno delle tre del pomeriggio, tecnicamente il 23046 delle 15.02 da Milano P.G. Passante, oggi aveva tre carrozze in meno.
Primi effetti post expo.
Ci si sedeva ugualmente ma "disporsi lungo tutto il marciapiede" ha fatto sì che la gente corresse indietro perché il treno non è lungo come tutto il marciapiede....

martedì 27 ottobre 2015

Bollino rosso

Anche se il sito di trenord parlava di giallo per quasi tutta la giornata.
E' iniziato tutto la mattina, con la soppressione di un Arona-Milano che di solito ferma a Parabiago e non a Vanzago.
Per stranissimi misteri sui quali nessuno osa indagare, il Domodossola- Milano P.G. è stato fermato a Parabiago (e probabilmente anche altrove, a monte) e ha caricato l'impossibile.
Arrivato a Vanzago con circa 15 minuti di ritardo, la maggior parte dei passeggeri che lo aspettavano già mugugnando non è riuscita a salire e, occhio e croce, almeno duecento persone lo hanno visto ripartire.
Ciò che fa incazzare, inutile usare eufemismi, è la guerra dei poveri, i poveri idioti che stazionano in piattaforma, davanti a scale e porte, mentre nei corridoi si respira e, in alcuni casi, si può ballare il cha cha cha.
Il passante delle otto, ovviamente, a sua volta ha caricato su quella montagna di gente imbufalita che era rimasta a fare ciao ciao dal marciapiede, anche stavolta a fatica e non tutti.
Per la solita botta di c..o, a Rho fiera Expo Milano 2015 (fino a sabato!) sono riuscita a sedermi e a tirar fuori il ricamo, con la solita ilarità intorno.
Ma per tutto il giorno, la linea S5 è stata massacrata da ritardi e soppressioni, false partenze da Certosa e accalcamenti nei corridoi. E meno male che era una giornata serena e i centauri hanno sfidato il freddo senza temere l'acqua.
Credo che ormai la situazione sia al collasso.

lunedì 19 ottobre 2015

E poi?

Mancano meno di due settimane alla fine dell'expo e già si vedono i primi cedimenti nei servizi ferroviari: ritardi, riduzioni di treni, annunci che saltano....
C'è da tremare.

martedì 13 ottobre 2015

Scherzetto

Ieri mi hanno ricordato che oggi ci sarebbe stato lo sciopero dei treni dalle 9 alle 17.
Stamattina, di corsa per altri motivi, ho preso la macchina e sono andata al lavoro in auto.
Arrivata in ufficio, dopo almeno mezz'ora ho scoperto che lo sciopero è stato rinviato al 6 novembre.
50 km per niente, traffico e pioggia. E nessun sito "ufficiale" ne parlava, di quest'invio.
Come creare disagi senza rimetterci un centesimo di stipendio...

venerdì 18 settembre 2015

Ieri oggi domani

Coerente con il mittente, il corriere privato ha consegnato con sei giorni di ritardo rispetto a quanto indicato sulla tracciatura la busta con la tessera.
Ovviamente io avevo richiesto il duplicato in giornata.

lunedì 14 settembre 2015

Io viaggio

Nuovo balzello parastatale, la tessera Io viaggio, l'unica sulla quale da questo settembre si caricano gli abbonamenti ferroviari, anche quelli che non prevedono la combinazione con ATM.
Se la richiedevi via internet fino al 23 agosto, la pagavi 4 euro, 5 dal giorno successivo; allo sportello costava 5 euro fino alla stessa data, 10 dal 24 agosto in poi.
Avendo la tecnologia a disposizione, la richiedo il 28, non appena ho avuto notizia di quest'imposizione, pur avendo la scadenza dell'abbonamento al 31 dicembre. Il 2 settembre mi arriva la mail di Trenord che la tessera è in spedizione tramite posta certificata tracciata da corriere privato.
Il 4 settembre la tessera risulta spedita.
L'11 settembre (aimè, data infausta, evidentemente) la busta risulta consegnata all'indirizzo giusto.
Peccato che non ci fosse in casella.
Né ieri né oggi c'erano buste. Dopo una discreta attesa al call center del corriere privato (stranamente non appartenente al gruppo Poste Italiane!), l'operatrice mi dice che dal sito risulta consegnata (dai! Lo sapevo anch'io!!!) e che non essendo prevista alcuna firma per ricevuta, non possono farci niente, devo rivolgermi al mittente. Segnalerà però all'ufficio competente il disguido (seeee).
Ci provo stamattina, il call center indicato sulla mail di spedizione mi lascia in attesa per circa 15 minuti. Incombe però il termine delle lezioni alle elementari e devo concludere la mia attesa, perdendo la priorità acquisita (però non so se avevo acquisito priorità, perché il risponditore dice solo Trenord, your way to export).
Pomeriggio ci riprovo. Rifaccio il numero, che non è verde ma meno male che non pago ogni singola telefonata urbana) che sono circa le 16.15. Alle 16.45 finalmente un operatore, probabilmente l'unico in tutt'Italia pur essendo una società lombarda, mi dice che posso recarmi al My-Link point coi miei dati e mi ristampano il duplicato.
Mi sono sentita vagamente presa per il c...o.

mercoledì 9 settembre 2015

Iniziano gli scioperi

Da sabato sera alle 21 a domenica sera alle 21.
Sapere perché sarebbe interessante....

martedì 8 settembre 2015

Differenze

Dopo due viaggi su un Frecciarossa, ho stabilito che ricamo meglio sui treni S5 se riesco a trovare posto a sedere. Sobbalzano molto meno, probabilmente per la scarsa velocità.

venerdì 21 agosto 2015

Scorci di vagone

Tre ragazze accanto a me guardano/giocano/chattano/navigano ciascuna con il proprio smartphone.
Il signore di fronte russa sommessamente.
Alle mie spalle, una nonna intrattiene un nipotino assai sveglio e curioso, incurante alla richiesta "non sei stanco? non vuoi dormire?" "noooo, dove siamo, nonna? guaRda il tReno giallo! guaRda come va veloce quel tReno! Stazione di poRta gaRibaldi, nonna, guarda quanti tReni!!!"
E io ricamo sorridendo e pensando a quando IO intrattenevo i miei figli, ormai abituati ma non meno stupiti.

giovedì 13 agosto 2015

Sicurezza

Oggi pomeriggio è passato il controllore (la controllore, visto che era una donna), accompagnato nell'esercizio del suo dovere dalla nuova sicurezza sul treno, due guardiaspalle di colore.
Li hanno scelti di colore perché quando eravamo bambini ci spaventavano con la storia dell'uomo nero?

mercoledì 12 agosto 2015

Ritardi agostiani

Nonostante tutto, ci riescono quotidianamente a far casino. Non c'è un treno, mattina, pomeriggio o sera, che riesca ad essere puntuale.
Basta uno, ma almeno un minuto in più ce lo mette sempre e comunque.
E per il caldo, e per la pioggia, e per l'investimento, e per le ferie, e sachiccessia per...

mercoledì 1 luglio 2015

Sarà la precettazione?

A far male si fa peccato... diceva qualcuno.
Quotidianamente ci sono disagi, soppressioni, ritardi, guasti. Il tutto condito abbondantemente di carenza di informazioni, per non dire di assenza.
Oggi.
Prima di uscire dall'ufficio controllo le "breaking news" e tutto risulta regolare. Sono le 14.40.
Arrivo in bicicletta in Stazione Porta Garibaldi e il tabellone al binario 20 riporta che il treno delle 14.32 ha 30' di ritardo. Quello delle 15.02 (che prendo di solito) solo 10'.
Percorro il sottopasso che scorre sotto i venti binari, scendo al secondo livello sotterraneo, quello del passante, e il tabellone visualizza 40' di ritardo. Quello successivo ancora 10'. In quattro minuti di percorrenza.
Dopo altri 10 minuti, sono rispettivamente 50' e 20'.
Arriva.
Saliamo.
I passeggeri saliti alle fermate precedenti ci avvisano che il treno terminerà la corsa a Milano Certosa e che "troveremo immediata corrispondenza per Varese al binario 6, stesso marciapiede" con il 23046 (quello delle c.d. 15.02). Comunicazione non fatta nelle stazioni ma sul treno.
Ovviamente l'immediatezza è relativa. Di mezzo, è passato un Novara.
I 20' sono diventati 32'.
Chissà perché succedono questi disagi quando precettano i ferrovieri per via dell'expo se proclamano uno sciopero. E si va verso il periodo estivo, dove gli scioperi non possono essere proclamati in una determinata fascia di date.
Viva la comunicazione. Oltre a tutto il resto.

mercoledì 24 giugno 2015

Stranezze

Le breaking news davano i treni puntuali e regolari.
I treni viaggiavano con mediamente 25 minuti di ritardo.
Il sito my-link non riconosceva più nessun treno dal cellulare e diceva "momentaneamente fuori servizio" dal pc da quattro o cinque giorni.
Ha ripreso a funzionare.
Gli annunci non si fanno più in stazione.
Sul treno una spataffiata lunga da Rho Fiera Expo Milano 2015 a Rho per ricordare - in modo stentoreo - tutto quanto devono fare i passeggeri in termini di biglietti, sanzioni, biglietti obbligatori per biciclette e cani di media e grossa taglia (chi stabilirà poi la taglia dei cani, non si sa), obliterazione e via dicendo.

lunedì 15 giugno 2015

Sono con loro

Domani andrò al lavoro in auto perché tre sindacati autonomi dei ferrovieri, tra cui l'Orsa, ha proclamato uno sciopero dalle 9 alle 17 per protestare sulla mancata sicurezza sui treni.
Solo perché è difficile conciliare l'orario di ripresa del servizio con gli impegni famigliari non utilizzerò comunque il treno ma sono d'accordo con le motivazioni perché io per prima non mi sento più sicura ad utilizzarli, spesso nemmeno di giorno.

venerdì 12 giugno 2015

Sicurezza

E poi senti la notizia che un capotreno è stato gravemente ferito mentre chiedeva il biglietto ad alcuni passeggeri.
In una di quelle stazioni dove passi anche tu, due volte al giorno, a volte anche quattro. Non a notte fonda. 
E pensi che potevi essere tu la vittima di un sopruso, di una rapina, di una coltellata diretta a qualcun altro ma che ha perso la strada.
Ti chiedi perché a certa gente sia consentito girare armato. Si chiamano armi bianche e non dovrebbero circolare se la lunghezza delle lame supera le quattro dita di una mano. Anche se a volte bastano anche più corte purché affilate per fare male davvero.
I treni sono quelli che sono perché ci si arrende all'evidente stato di inciviltà imperante, anche perché impunito. Sempreché si riesca a punirla...

venerdì 5 giugno 2015

In tre giorni

9 + 2 + 6 + 13 +5+7 = 42
Quelli ufficiali. In tre giorni. Non male, eh?
Che cosa? Ma i minuti di ritardo! Che se ci aggiungiamo anche i 15 per arrivare e tornare lunedì da Rho Fiera (18 di percorso, sigh!), ti senti veramente presa per i fondelli quando vedi che non ti spettano mai gli indennizzi perché la soglia di tolleranza è calcolata sulla media giornaliera e sull'intero percorso.
Abbiate pazienza, ma la matematica è una mia passione.

mercoledì 3 giugno 2015

Un colpo di spugna

Quale miglior soluzione se non spazzare la polvere sotto il tappeto?
Ci sono ritardi? Le app per cellulari e i siti di trenord non funzionano. Così nessuno può effettivamente dire quanto sia caotica la situazione.

venerdì 29 maggio 2015

Consuntivo settimanale

Andata, otto minuti da orario trenord.
Ritorno, treno cancellato, arrivo a casa con trenta minuti di ritardo.
Sarò pure ragioniera dentro, ma in questi cinque giorni lavorativi ho accumulato ufficialmente sessantun minuti di ritardo complessivi su duecento venti totali di percorrenza (ventuno al mattino, venticinque al pomeriggio), ovvero un'ora e un minuto su tre ore e cinquanta complessive.
Oltre il 26% di ritardo. Che non verrà mai né riconosciuto né indennizzato.
E questo non è un evento eccezionale ma ordinaria amministrazione.

giovedì 28 maggio 2015

Oggi è andata bene

Solo due minuti all'andata e due al ritorno. Ufficialmente.
Siamo a quota ventitrè in quattro giorni lavorativi.
Effettivi un po' di più, direi una decina.

mercoledì 27 maggio 2015

Otto

10405, cinque minuti.
23046, tre minuti.
Totale otto minuti capitalizzati oggi
Secondo tabelle del sito My-link (secondo il mio orologio, undici).
Continuando a sommare i ritardi ufficiali, a mercoledì sono arrivata a ventisette minuti in tre giorni.

martedì 26 maggio 2015

Dieci

Giusto perché questa settimana mi va di fare del monitoraggio, stamattina sei minuti ufficiali (otto effettivi) e pomeriggio quattro (io direi cinque).
Altri dieci minuti regalati a Trenord (tredici per chi sale e scende dal treno...), che fanno già diciannove in due giorni.

lunedì 25 maggio 2015

Arrotondamenti

Così come arrotondano per eccesso gli aumenti, arrotondano per difetto i ritardi.
Gli otto minuti di stamattina (guardando quando si è potuto aprire le porte sull'orologio del display del treno!) sono diventati sette sul portale di Trenord, i cinque di stasera (stavamo incrociando a Vanzago quello proviente in direzione opposta) sono segnalati come due....
Chiaro che i rimborsi...
Intanto, solo oggi ho capitalizzato nove minuti ufficiali e tredici effettivi.

lunedì 11 maggio 2015

Missione impossibile

Mentre qua e là qualcuno sbandiera la puntualità dei treni, anche oggi ho guadagnato circa un quarto d'ora per le corse pomeridiane perché il treno prima era in ritardo.
A me è andata bene, ma a chi aveva commissioni da svolgere e contava sulla puntualità tanto declamata decisamente no.

giovedì 30 aprile 2015

Sopravvivere all'expo.

Per tre giorni abbiamo avuto ben otto carrozze sul 23046. Ma anche tanti disagi mattutini sul 10405. Oggi è l'ultimo giorno di prova (che, secondo me, tra guasti e ritardi non è che stia andando benissimo) senza Esposizione internazionale. 
Riusciranno i nostri eroi ad arrivare indenni al 1° novembre 2015, continuando a servirsi dei treni per andare a guadagnarsi la pagnotta?

lunedì 27 aprile 2015

Sorpresa!

E quando il 23046 è arrivato sul binario 2 di Porta Garibaldi Passante aveva ben 8 carrozze (3+5!).
Quanto durerà?

domenica 26 aprile 2015

Nuovi orari

Da oggi nuovi orari sulla linea del passante.
Arrivo a Milano Porta Garibaldi cinque minuti dopo e partenza da Milano Porta Garibaldi cinque minuti prima. 
Così risolvono il problema dei cinque minuti cronici di ritardo giornalieri.
Sperando che bastino per la discesa e la salita dei fiotti di gente a Rho fiera Expo Milano 2015. 
Cinque giorni di prove tecniche di trasmissione con già numerosi disguidi il primo.
Incrocio le dita.

mercoledì 22 aprile 2015

Generi - il lettore

Figura che si evolve, esiste da sempre.
La maggior parte delle volte è impermeabile (o finge di esserlo) a quanto e a chi lo circonda. 
Caldo o freddo, deserto o sovraffollamento, lui ha in mano qualcosa e legge.
Una volta erano libri cartacei o quotidiani, questi ultimi spalancati sulle pagine altrui ma sempre smossi perché i vicini di viaggio non approfittino subdolamente e leggano le pagine rivolte verso di loro.
Ora la maggior parte dei lettori si evolvono, per un periodo c'erano i notebook, dimagriti al punto da diventare netbook, tablet e ora e-reader.
Leggono, imperturbabili, al limite dell'asocialità e a volte dell'educazione: quando viaggi in sardina's style, loro non rinunciano alle righe da scorrere e si allargano coi gomiti (vedi anche "lo sgomitino") per avere abbastanza spazione per manovrare il libro/giornale, in qualunque formato esso sia.

venerdì 17 aprile 2015

C'è il salone del mobile

e tre carrozze sul 23046 non bastano proprio.
Cosa succederà dal 1° maggio, soprattutto quando nei giorni feriali ci sarà sia l'expo che qualche fiera?
Non è dato saperlo.
E mancano solo tredici giorni.

lunedì 13 aprile 2015

Generi - il piazzista

Di solito lo trovi già sul treno, strapieno.
Ma lui, imperterrito, fa finta di non vedere la gente che tira in dentro la pancia per far stare il bambino, l'anziano malfermo.
Di solito è giovane, sotto i 35.
Riesce ad occupare da solo quattro posti: uno per il sedere, uno per la borsa-zaino-bagaglio, uno per il cappotto, il quarto spesso per i piedi o il gomito allargato, assolutmante insensibile alla possibilità di mettere il cappotto e i pacchi più piccoli sulla cappelliera, le valigie sotto i sedili.
E sbuffa quando glielo fai notare o - peggio ancora - reclami un posto a sedere.

sabato 11 aprile 2015

Generi - lo sgomitino

I viaggiatori abituali e non, pendolari, si dividono inevitabilemente in "generi".
Ricorrenti. A volte fastidiosi. A volte divertenti.
Da oggi, sempre a sentimento perché qui racconto quando mi va, un elenco di "personalità ferroviarie" che mi colpiscono quando viaggio.
Lo sgomitino
E' quello che, quando il treno si sta fermando, aggancia più o meno visivamente la porta che pensa sarà "quella buona" e se hai avuto tu la fortuna di capitarci davanti, lui riesce ad intrufolarsi e, gomiti all'infuori, te lo ritrovi con i suoi capelli davanti alla tua faccia. 
Rischi a volte qualche livido o ferita, perché probabilmente ha dei sassi o dei coltelli agganciati proprio al gomito e non c'è verso: una volta conquistata la posizione, non lo passi nemmeno se lo cerchi di superare in qualche modo. Devi solo aspettare che abbia scelto il sedile o la posizione a lui consona. E rassegnarti.

martedì 24 marzo 2015

Lifting...

Dopo il sottopasso nord della Stazione di Porto Garibaldi (sì, sì, proprio porto, con la O), che stanno rifacendo come pavimenti e pareti ma non come infiltrazioni che causano veri e propri slalom tra cumuli di segatura e secchi di raccolta degli sgoccolii, passando dalle pozze vere e proprie, ecco che a Vanzago sono apparsi miracolosamente nuovi cestini portarifiuti, previsti per la differenziata che nessuno farà, sia passeggero sia raccoglitore di immondizie. Ovviamente tutti coi loro bravi sacchi svolazzanti, pronti a raccattare più acqua piovana che rifiuti.
Complimenti al genio che ha studiato queste "migliorie"

mercoledì 18 marzo 2015

Una in più no?

Carrozza, ovviamente.
Ormai è un assalto alla diligenza, che sia la mattina sul 7.51, che sia il pomeriggio sul 15.02 (abbiate pazienza, vi posso dare anche i numeri - 10405 e 23046 - ma cambia poco, sono gli orari molto approssimativi di partenza rispettivamente dalle stazioni di Vanzago e di Milano Garibaldi Passante).
Se poi ci aggiungi gite scolastiche o esami universitari, ovviamente la sardina è d'obbligo.

domenica 15 marzo 2015

Sciopero

Rischiare la sorte e prendere il treno o no? Oggi non c'è nemmeno fascia di garanzia e vorrei andare andare in fiera...
Certo che sarebbe bello sapere perché scioperano.

lunedì 9 marzo 2015

La transumanza

E' il pensiero che ho avuto, guardando stamattina frotte di passeggeri scendere dal 10403, treno che ha fatto fermate straordinarie a Legnano, Vanzago e Rho Fiera per sopperire alla soppressione del 10405. 
Che già le fermate straordinarie a Vanzago sono diventate eventi epocali.
Sta di fatto che anche stamattina abbiamo viaggiato stipati e al caldo, in piedi e in ritardo. Che se fossimo stati polli d'allevamento in batteria per la produzione di uova, le avremmo fatte già sode.
E mancano 52 giorni all'expo....

venerdì 6 marzo 2015

Bilancio della settimana

Sono scesa GIU' dal treno lasciandoci SU una sciarpetta in seta e una farfallina di filo da ricamo colore 3865.

mercoledì 4 marzo 2015

Matematica

Doveva partire alle 7.51, è partito alle 7.53; sarebbe dovuto arrivare alle 8.12, è arrivato alle 8.39.
E siccome ultimamente spesso arriva e riparte con un paio di minuti di anticipo (ma è fattibile?), io ero in stazione alle 7.42.
Per fare 23 chilometri, ci abbiamo messo 46 minuti invece che 21, 25 minuti più del previsto. Vuol dire circa 30-31 km l'ora. Quasi quasi, facevo prima in bicicletta.

martedì 3 marzo 2015

Noi Puffi siam così....

Il treno dei Puffi, è quello che prendo quasi ogni giorno al rientro dalla prima parte della giornata, quella in ufficio.
E' azzurro puffo e bianco.
Ed  è piccolo. Fatto per gente piccola, probabilmente orientali come cinesi o giapponesi, che notoriamente non svettano in altezza né hanno fianchi larghi come le donne mediterranee.
Anche nei corridoi, cinesi, filippini o giapponesi (a meno che non si tratti di lottatori di sumo) ci stanno più numerosi che noi autoctoni.
Così capita sovente, se si trova posto a sedere, di incrociare a fatica le ginocchia con il passeggero di fronte e di incastrare i propri deretani insieme a quello di lato. Perché il braciolo laterale da una parte e il fianco della carrozza dal lato del finestrino non consento sforamenti. O di viaggiare pancia/tette, come dice l'Ettore, nei corridoi o in piattaforma. Per quelli alti, dal metro e settantacinque in su, la capocciata sulle cappelliere è compresa nel prezzo.
Non parliamo dei bagagli. Vietato superare le dimensioni di pochette salvo avere poteri magici e riuscire a incastrare da qualche parte, sotto i sedili, uno zainetto o una semplice borsa della spesa.



venerdì 27 febbraio 2015

Irrinunciabile

Viaggiare sui mezzi pubblici è qualcosa di costruttivo, a dir poco irrinunciabile se ci si vuole confrontare con il genere umano. E' a dir poco esilarante vedere come si reagisce alle varie situazioni.
Stamattina sono salita su un convoglio mediamente pieno ma con posti a sedere, dalla temperatura tra il tropicale e l'infernale e, scelto il sedile, prima di "accomodarmi", mi sono levata sia il giubbotto che il maglione, fermandomi in tempo prima di sfilarmi anche la maglia e rimanere in canottiera (patisco il caldo oltre i 20°, a probabilmente 30° ero prossima allo scioglimento). Accanto a me, un signore ibernato dentro il suo giaccone pesante abbottonato fino al naso, berretto di lana calcato sulla fronte, guanti spessi (quelli doppi con il cappuccio che li trasforma in manopole) ben infilati nelle mani, immobile quasi che anche a respirare perdesse calorie.
Davanti, ragazzini che potevano essere miei figli, fighetti nei loro vestiti belli, pronti per la laurea di lui con lei che si truccava e lui che la prendeva in giro.

martedì 17 febbraio 2015

Le stazioni

Giù dal treno ci sono le stazioni. Che poi sono la prima e l'ultima cosa che incontriamo quando viaggiamo in treno (salvo casi eccezionali).
Beh, in alcuni casi sembrano le stazioni solitarie del farwest, nemmeno una persona a cui chiedere informazioni, sì e no qualche emettitrice di biglietti non sempre funzionante; in altri casi, fanno acqua da tutte le parti.
Come Milano Porta Garibaldi, ribatezzata in Porto Garibaldi dopo l'ennesima inondazione del Seveso. Da qualche settimana la stanno "ripulendo" in vista dell'imminente Expo, tinteggiando di un triste grigio i muri, rinnovando la pavimentazione delle banchine, sistemando il sottopasso settentrionale che va da via Pepe a via Farini, lato Sant'Antonio. Ma i corridoi che portano al Passante sono disseminati di secchi e di cumuli di segatura, nel vano tentativo di raccogliere e  asciugrare l'acqua che arriva da chissà dove.

venerdì 6 febbraio 2015

Due settimane e la neve

Nonostante le "forti nevicate" che hanno causato disagi sulle tratte ferroviare, anche oggi siamo arrivati a Milano con due minuti due di anticipo. E' il secondo giorno consecutivo questa settimana ma è anche la seconda settimana dove gli arrivi con ritardo superiore a 2 minuti si contano sulle dita di una mano. Quando vogliono....

mercoledì 4 febbraio 2015

Incredibile!

Oh! Due giorni fa mi hanno chiesto l'abbonamento del treno, per la prima volta da ottobre ad oggi.
Sarà mica perché col 1° febbraio è aumentato il prezzo?

giovedì 29 gennaio 2015

Guarda caso....

La preannunciata mobilitazione dei sindaci di Vanzago, Pogliano, Canegrate, San Giorgio, Legnano e Nerviano ha fatto sì che i treni del mattino arrivassero pressoché puntuali tutti i giorni (tranne ieri, quando il 10405 aveva 6 minuti di ritardo grazie ad altri due che facevano da "tappo"). Qualche minuto in più sulla via del rientro.
Peccato che stamattina qualcuno si sia dimenticato di tirare su la saracinesca che porta al sottopasso ai binari 2 e 3 e che l'unico che serve il binario 1 fosse occupato a metà da un imbianchino che stava facendo il suo lavoro, ricomprire gli imbrattamenti di gente convinta che i muri siano pezzi di carta dove prendere appunti.

mercoledì 28 gennaio 2015

Bastano le minacce?

Ci sono andata vicino, a pensarlo.
Due giorni di fila due e il 10405 era puntualissimo. Stamattina quasi, perché alle 7.20 il sito di tracciatura lo dava ancora in orario. Poi ha trovato un tappo, ha frenato lungo a Vanzago e frotte di pendolari gli sono corsi dietro per salire ed è arrivato a Milano con "soli" sei minuti di ritardo.
Minacce, quali minacce? 
Domani alcuni sindaci della tratta S5 hanno organizzato una mobilitazione dalle 7.30 alle 8.30 in stazione a Vanzago, con successiva conferenza stampa.
Probabilmente viaggeremo puntuali e comodi, in vagoni puliti, il riscaldamento alla giusta temperatura, le luci accese e le ritirate in servizio (per chi non lo sapesse, la ritirata sul treno è il gabinetto). Ma per quanto?
Sta di fatto, che ieri e l'altro ieri hanno dimostrato che, se vogliono, possono. Far arrivare i treni in orario.

lunedì 26 gennaio 2015

Guasti itineranti

Il pendolarismo non è solo umano ma anche dei guasti.
Stamattina un guasto tra Varese e Albizzate causava ritardi fino a 30' intorno alle 7-7.30.
A metà mattinata il guasto si è spostato (su qualche treno della linea S5?) fino a Treviglio, causando altrettanto ritardo in direzione di Varese.
In questo momento, uno in Stazione Centrale crea ritardi dai 40' in su in direzione Domodossola.
Ma lo sanno che tra 94 giorni inizia l'Expo? Qui vicino, a Rho-Fiera Milano (che già chiamano Rho-Fiera Milano Expo 2015)?
Mi sa di no....

giovedì 22 gennaio 2015

Solo giù

Oggi su sul treno non ci sono salita, e come me decine, se non centinaia, di altri pendolari.
L'ennesimo guasto (ma sarà effettivamente così?) ha creato ritardi e soppressioni in fascia mattutina dalle 6 alle 10 di mattina, tanto che, davanti alla prospettiva di 40' iniziali di ritardo e viaggio da bestia, ho optato per l'auto, incazzata perché l'abbonamento è pagato e nessuno mi ripaga di niente.
Erano le 7.45 quando ho preso questa decisione, trascinando senza fatica altri due abituali compagni di viaggio e di sventura. Sono passate quasi 13 ore e la linea ha ancora il bollino giallo con questa dicitura:
Direttrice in tempo reale (Ultimo aggiornamento: 22 gennaio 2015 ore 20:24)
Criticità

22/01/2015 20:11

Il treno S5 23064 (Treviglio 18:10 - Varese 20:17) viaggia con circa 20 minuti di ritardo per le ripercussioni di un guasto ora risolto al sistema di chiusura delle porte.

Forse a Trenord non sanno che tra 98 giorni sulla linea S5 ci sarà una manifestazione che dovrebbe, in teoria, portare milioni di visitatori?

lunedì 19 gennaio 2015

Posto a sedere

I miei abituali compagni di viaggio non si stupiscono più del fatto che quasi sempre io trovi posto a sedere, la mattina, anche quando il treno è affollato.
Anzi, quasi quasi stanno vicini, nella speranza di un  contagio del fattore C.

venerdì 16 gennaio 2015

Solo andata

Treno 10405: ritardi segnati quotidianamente sul sito di Trenord in questa settimana lavorativa finalmente finita, almeno per me.

Lunedì: 12 minuti
Martedì: 9 minuti
Mercoledì: cancellato con la motivazione trovata sul sito "Il treno 10405 (Arona 07:03 - Milano Porta Garibaldi 08:12) è cancellato per le conseguenze di un atto vandalico a una delle vetture che non consente il viaggio in sicurezza. Primo treno utile il 10403 che oggi effettua fermata straordinaria a Legnano e Vanzago." Il treno sostitutivo è arrivato a Milano con 23' minuti di ritardo sul suo orario previsto (8.01) e - facendo riferimento alle 8.12 che è quello previsto per il 10405, fanno altri 12 minuti
Giovedì: 7 minuti
Venerdì: 9 minuti.
Questa settimana, ho accumulato 49 minuti di ritardo delle ferrovie solo nei viaggi di andata. Non ho contato quelli di ritorno.
Delle ferrovie, perché ho la netta sensazione, e non solo io, che loro rilevino l'orario di arrivo quando in lontananza si sa che c'è la stazione ma poi ci vogliono almeno altri due o tre minuti perché effettivamente i passeggeri possano scendere dal treno.

mercoledì 14 gennaio 2015

Proprietà privata?

Treno strapieno e sedili ingombri di borse, sciarpe, giacche, telefonini, cappelli, libri mentre la cappelliera sopra le proprie teste resta desolatamente vuota.
Treno strapieno e gambe comodamente accavallate, col piede alzato che occupa anche metà del corridoio e che nell'urto di chi passa, rimbalza e colpisce il passeggero di fronte (nel caso in questione, me).
Treno strapieno e comodamente sdravaccato, gambe allungate perché si sa che tutti gli altri hanno le dimensioni di pigmei.
C'è gente che ha preso per proprietà privata a proprio uso esclusivo gli spazi già risicati dei vagoni del 23046 (ex 23034).
Viva!

mercoledì 7 gennaio 2015

Treni e film

Ieri riguardavo "Segni particolari, bellissimo", film del 1983 con Adriano Celentano (Mattia) e Federica Moro (Michela).
Ad un certo punto, Michela viene ricontattata da Mattia per impersonare la figlia che deve approvare la nuova fidanzata in odore di matrimonio. L'appuntamento è in stazione e Michela scende da un treno. Lo guardo. E' una carrozza ad un piano, con due porte a soffietto, come quelle sulle quali salgo almeno una volta a settimana. Certo, quella era grigiastra mentre quelle di oggi fuori sono bianche, verdi e azzurre (ruggine e imbrattamenti a parte) ma so bene che è solo una mano di vernice a ricoprire un vecchiume di oltre trent'anni.

venerdì 2 gennaio 2015

E come l'anno scorso...

.... sul mare col pattino....
No, quella era una canzone carina.
Quest'anno la solfa è la stessa: lieve aumento dell'abbonamento, guasto alla stazione di Legnano, ritardi medi sulla linea in direzione per Milano di circa 25 stamattina dalle 6 in poi e a momenti viaggiavo in piedi alle 7.30.
E siamo solo al 2 gennaio. Deprimente.