mercoledì 17 agosto 2016

Il logorroico in apnea

Tra i tipi da treno, c'è il logorroico. Quello che non fa conversazione ma monologhi, che adora il suono della propria voce, che tu non sai nemmeno come faccia a parlare a macchinetta senza interrompersi e come caspita faccia pure a prendere fiato.
Se per caso riesci ad intrometterti nel suo discorso, freme in attesa di intervenire, spesso senza seguire il filo logico, approfittando di una tua titubanza, di una pausa di inflessione o perché tu non sei minimamente abituato a parlare come i futuristi del primo novecento. Lui o lei sì. 
La versione a ultrasuoni, quella che lo o la sentono anche tre carrozze più in là ti fa a volte rimpiangere di non usare i mezzi propri.
Rispetto alla versione telefonica dell'urlatore, riesci a seguire - volente o nolente - il suo discorso perché non ti devi immaginare la risposta o l'intervento dell'interlocutore, che lo guarda di solito con aria rassegnata, annuendo con la testa.

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