martedì 3 marzo 2015

Noi Puffi siam così....

Il treno dei Puffi, è quello che prendo quasi ogni giorno al rientro dalla prima parte della giornata, quella in ufficio.
E' azzurro puffo e bianco.
Ed  è piccolo. Fatto per gente piccola, probabilmente orientali come cinesi o giapponesi, che notoriamente non svettano in altezza né hanno fianchi larghi come le donne mediterranee.
Anche nei corridoi, cinesi, filippini o giapponesi (a meno che non si tratti di lottatori di sumo) ci stanno più numerosi che noi autoctoni.
Così capita sovente, se si trova posto a sedere, di incrociare a fatica le ginocchia con il passeggero di fronte e di incastrare i propri deretani insieme a quello di lato. Perché il braciolo laterale da una parte e il fianco della carrozza dal lato del finestrino non consento sforamenti. O di viaggiare pancia/tette, come dice l'Ettore, nei corridoi o in piattaforma. Per quelli alti, dal metro e settantacinque in su, la capocciata sulle cappelliere è compresa nel prezzo.
Non parliamo dei bagagli. Vietato superare le dimensioni di pochette salvo avere poteri magici e riuscire a incastrare da qualche parte, sotto i sedili, uno zainetto o una semplice borsa della spesa.



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