venerdì 27 febbraio 2015

Irrinunciabile

Viaggiare sui mezzi pubblici è qualcosa di costruttivo, a dir poco irrinunciabile se ci si vuole confrontare con il genere umano. E' a dir poco esilarante vedere come si reagisce alle varie situazioni.
Stamattina sono salita su un convoglio mediamente pieno ma con posti a sedere, dalla temperatura tra il tropicale e l'infernale e, scelto il sedile, prima di "accomodarmi", mi sono levata sia il giubbotto che il maglione, fermandomi in tempo prima di sfilarmi anche la maglia e rimanere in canottiera (patisco il caldo oltre i 20°, a probabilmente 30° ero prossima allo scioglimento). Accanto a me, un signore ibernato dentro il suo giaccone pesante abbottonato fino al naso, berretto di lana calcato sulla fronte, guanti spessi (quelli doppi con il cappuccio che li trasforma in manopole) ben infilati nelle mani, immobile quasi che anche a respirare perdesse calorie.
Davanti, ragazzini che potevano essere miei figli, fighetti nei loro vestiti belli, pronti per la laurea di lui con lei che si truccava e lui che la prendeva in giro.

1 commento:

  1. Io invece stamane avevo a fianco un signore moooooolto grasso che russava in modo imbarazzante con la signora di fronte e lui che continuava a toccargli il ginocchio

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