venerdì 15 giugno 2018

E-state

Finestrini sigillati e ventilazione spenta. Sperare nell'aria condizionata sarebbe il top ma rimpiango quei bei finestrini che si aprivano per bene e ti consentivano di respirare un po' di aria. Quanti viaggi fatti con i gomiti che occupavanto tutta la loro largezza, l'aria che ti sferzava la faccia, gli occhi chiusi perché non ce la facevi proprio a tenerli aperti!
Giacchini allacciati, sciarpe che nemmeno in alta montagna a proteggere malandati corpi di gente comodamente seduta al capolinea di partenza mentre tu, nella solita imbarazzante intimità con perfetti sconosciuti, al limite dell'adulterio da tanto sei spalmato sul vicino di viaggio (vicinovicino, eh, sennò non vale!) aneli la molecola di ossigeno che speri di catturare all'apertura delle porte alla prima fermata utile, perché solo il pensiero di socchiudere quello stesso finestrino scaterebbe gli istinti omicidi dei freddolosi che ti guardano sdegnosamente mentre cerchi di reggerti in piedi senza svenire: causerebbe un ulteriore ritardo per rimuovere il tuo cadavere dal treno, ammesso che venga ritrovato prima della discesa al capolinea nello stato di rigor mortis.
Imperterriti, i gestori del treno, che siano Trenord o Trenitalia, si scusano del disagio, tanto è gratis, sono quattro o cinque parole compresi articoli e preposizioni semplici o articolate, particelle pronominali incluse nelle scuse, invitano a prendere il treno successivo (e tu incroci anche le dita dei piedi perché non è necessariamente detto che ci sia) che dimostrerà ancora una volta, in orario di punta, che la compenetrabilità dei corpi è possibile, che Tetris nei primi pc era un gioco da dilettanti, che le compagnie ferroviarie ti offorono un programma fitness incluso nel prezzo del biglietto e dell'abbonamento, che il contratto prevede il trasporto e non il posto a sedere e che tu non viaggi con posto prenotato quindi ti devi organizzare per tempo per arrivare a destinazione in tempo utile ai tuoi impegni, fa niente se speri ingenuamente che trenta minuti di margine siano sufficienti e invece non lo sono proprio quando ne hai più bisogno.
Dovrai sopperire tu, con salti mortali degni del Cirque du Soleil, alle loro incapacità gestionali di manutenzione e organici, ai tagli che loro operano su tutti i fronti, alla non volontà di migliorare un servizio che di spazio, per essere migliorato, ne ha a bizzeffe.
Si pensa che con la chiusura delle scuole calino drasticamente i pendolari, come se tutti i lavoratori facessero tre mesi di vacanza e non necessitassero di un mezzo di trasporto per recarsi al posto di lavoro. Quindi via alle soppressioni programmate con 24 ore di anticipo, oltre ai guasti ai treni e agli impianti per il caldo, perché pare che le nuove tecnologie non tollerino né le temperature invernali polari (zero gradi o pochissimo di meno) o equatoriali estive (trentasette gradi, forse perché i treni e gli impianti sono di genere maschile e si sa che un maschio a 37° è praticamente prossimo ad esalare l'ultimo respiro...).
Forse era meglio quando esistevano le mezze stagioni.

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