mercoledì 31 ottobre 2018

Senza tregua

Questa settimana sono in ferie, quindi non patisco le cancellazioni e i ritardi mostruosi sulla linea S5 che, comunque, non sono esclusiva della Varese-Treviglio.
Ma ho un figlio che va a scuola a Rho e usa il treno. O lo vorrebbe usare. Ma sta insistendo per fare il patentino e comprare la moto.
Non è possibile che tutti i santi giorni accumuli almeno 15 minuti di ritardo o cancellazioni a raffica.
Nei mesi estivi, patiamo le riduzione di corse e carrozze per fantomatica manutenzione ma a settembre i guasti ai treni si susseguono imperterriti, con conseguenti ritardi, limitazioni di percorso e cancellazioni.
A questi, vanno aggiunti i guasti "di competenza RFI", nel classico gioco "non è colpa mia, non mi compete" agli impianti, che bloccano linee sature di treni e pendolari.
Qualcuno inneggia al terzo e quarto binario tra Rho e Parabiago, come panacea a tutti i mali. Che magari un po' di sollievo lo potrebbe pure dare. Ma quando il guasto è a Pioltello, Segrate, nel passante o a Busto, a chi o a che giovano due binari in più da manutenere? Non è che vuoi un corridoio di sorpasso, tu che benefici di treni diretti o più o meno tali e con cadenza non certo a 30 minuti, lasciando ai poveri mentecatti che abitano in località minori il totale disagio?
Mancava il personale, e pare manchi ancora, i treni non ce la fanno, i binari non ce la fanno, le linee elettriche non ce la fanno. Il baraccone delle Ferrovie dello stato in tutte le sue coniugazioni non ce la fa. Il disservizio pubblico è alla frutta.

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