domenica 21 dicembre 2014

Abitudini

Con gli anni, sono cambiate le abitudini dei viaggiatori di breve o medio/lunga percorrenza, oltre che le carrozze.
Se oltre vent'anni fa viaggiavo in carrozze divise in scompartimenti, con corridoi esterni nei quali potevi sperare di trovare posto sui seggiolini, erano divise in "fumatori" e "non fumatori", si attaccava spesso bottone e, d'estate, si viaggiava coi finestrini spalancati (a metà), dai quali passavi anche i bagagli voluminosi per far presto, oggi gli open space sono arrivati sui treni per pendolari di lusso (frecce biancherosseargento) o di bassa lega (treni alta frequentazione), i finestrini sono sigillati anche quando l'aria condizionata non funziona o il riscaldamento ti sta trasformando in un brasato, non si fuma da nessuna parte e i passeggeri in crisi d'astinenza non hanno ancora messo il secondo piede sul marciapiede che hanno già bruciato mezza sigaretta, le chiacchiere sono ridotte quasi a zero dalle nuove generazioni, concentrate sulla musica a palla sparata da cuffiette invisibili o enormi nelle loro orecchie, su film visti su tablet, pc portatili, smartphone.
Sono praticamente sparite le carte da gioco, resiste qualche quotidiano cartaceo, rare parole crociate, sparuti libri con le pagine da girare con una leccata di dita, riappaiono hobbies femminili: uncinetto, lavori a maglia, ricamo, cucito creativo (io faccio parte di questa categoria), che però continuano a stupire, oggi come nel 1987, quando molti degli odierni compagni di viaggio non erano ancora nati.

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